Artaserse (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705
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Copia
SCENA XVII
CLEOMENE
CLEOMENE
Odimi, o ciel, se pure
merta del ciel l’orecchio un tradimento.
580
La madre offesa e ’l mio timor presente
ma, più d’ogn’altro, amore,
anche senza sperar, mi rende audace
e ’l periglio di Aspasia uccide Arsace.
Amor fedele
585
mi vuol crudele, il so.
A una madre sì tradita
non si dee negar aita;
ma negarla a l’idol mio
non si deve e non si può.
Fine del primo atto