Artaserse (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705

 SCENA XIV
 
 ARTASERSE, ASPASIA, BERENICE, IDASPE, SPIRIDATE e CLEOMENE in macchina. AGAMIRA in disparte
 
 AGAMIRA
 È furore, è vendetta, è gelosia
 questa che il cor m’accieca e il piè mi guida?
 Nodrirò la mia doglia
 con l’oggetto crudel de l’altrui gioie?
485Ah! Pompe, indegne pompe,
 se al mio sen rinnovate
 la memoria crudele
 d’amor spergiuro e d’imeneo fallace. (Comparisce la macchina della Pace e d’Imeneo)
 ARTASERSE
 
    Agli ulivi della pace
490i suoi mirti amore innesti;
 ed il ciel più lume appresti
 a l’ardor della sua face. (Il coro replica. Segue il ballo. Scendono tutti dalla macchina)
 
 ARTASERSE
 Aspasia, Berenice, a voi ragiona
 la Grecia che vi è madre,
495la Persia che vi è amica e ’l ciel cortese.
 Scelgasi tra’ miei figli
 da voi lo sposo.
 BERENICE
                               E torni
 al patrio cielo il suo primier sereno.
 ARTASERSE
 Nulla Aspasia risponde?
 ASPASIA
500Risponde il core e la risposta è in seno.
 ARTASERSE
 (Men di rigor tu le consiglia ommai). (A Cleomene)
 CLEOMENE
 Deh, per pubblico ben si adempia il fato
 e s’obbedisca Atene. (Ad Aspasia)
 ASPASIA
 E ’l dice Cleomene?
 CLEOMENE
505(Questo della mia speme è ’l punto estremo).
 ASPASIA
 Ch’io scielga?
 IDASPE
                            Io temo e spero.
 SPIRIDATE
                                                            Io spero e temo.
 ASPASIA
 Scielga pur Berenice.
 CLEOMENE
 No, scielga Aspasia.
 ASPASIA
                                       E Cleomene il dice?
 BERENICE
 Cedo d’Aspasia al grado.
 ASPASIA
510Scelgasi pur...