Pirro, Venezia, Rossetti, 1704

 SCENA IX
 
 PIRRO con guardie dal ponte e li suddetti
 
 PIRRO
 (Qual destin mi sovrasta?)
 CIRO
 Custodi, al piè di Pirro
 sciolgansi le catene.
885Poi libero il lasciate; il vuol chi puote.
 PIRRO
 Strane vicende! E a chi degg’io la vita
 ne la mia libertade?
 GLAUCIA
 A chi meno il dovria, Pirro sleale.
 PIRRO
 Glaucia, principe, amico...
 GLAUCIA
890Taci un nome sì sacro,
 un nome che ti rende
 infamia de la terra, odio de’ numi.
 PIRRO
 E in che ti offesi?...
 GLAUCIA
                                      Prendi (Consegna a Pirro una spada, tolta di mano ad una delle sue guardie)
 la spada tua, ben tosto
895d’uopo ne avrai per custodir quell’empia
 vita di cui se’ ’ndegno e ch’io ti serbo.
 Vanne ma sappi ancora
 che la man, che or ti toglie a le ritorte,
 ti darà forse al nuovo sol la morte.