Pirro, Venezia, Rossetti, 1704

 SCENA XII
 
 ISMENE
 
 ISMENE
 Quanti mali ad un punto!
 Mi minaccia Cassandro.
685Arideo mi tormenta.
 Ellenia mi schernisce.
 Pirro, o dio! nol vo’ dir che mi tradisce.
 Facciam giustizia a la sua fede ancora;
 e se per lui deggio languir fra pene,
690piangansi i rischi suoi, le sue catene.
 
    Alma non è
 più misera di me
 nel grado e ne l’amor.
 
   Caso in altri è una sventura
695sol per me fatta è natura
 la costanza del dolor.
 
 Il fine del secondo atto