Aminta, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA IX.
 
 EURIDICE e AMINTA
 
 EURIDICE
 Almi geni di amor...
 AMINTA
                                        Sacre di Tempe
 divinità custodi...
 EURIDICE
1200Del Peneo belle figlie...
 AMINTA
                                            Amiche dive...
 A DUE
 A voi...
 EURIDICE
                Grati...
 AMINTA
                                Divoti,
 Aminta porge...
 EURIDICE
                                Offre Euridice...
 A DUE
                                                                I voti.
 EURIDICE
 Se l’onor, se lo sposo,
 già resi a me, son la mia gioia e sono
1205tutta la mia felicità presente,
 vostro, dive, è il gran dono.
 Voi prendeste in difesa
 l’innocenza di un’alma; a voi pietade
 fer le lagrime caste e le querele
1210di un cor pudico e di un amor fedele.
 AMINTA
 Felice te, mia cara sposa. All’are
 porti un’alma sicura
 ed a’ facili dei porgi tuoi preghi.
 lo temo insin la lor pietade; e temo
1215che ascoltino i miei voti.
 Chieder vorrei, dopo la sposa, il figlio;
 ma se il figlio innocente,
 sol per mia crudeltà, cadde trafitto,
 la ragion del mio pianto
1220rammenta e non cancella il mio delitto.
 EURIDICE
 Gloria è de’ numi il ritornarci i beni
 meno sperati. In questo
 sovra del nostro il lor poter s’innalza
 e dei solo gli rende il poter tutto.
1225In lor confida; e il figlio
 forse sarà della tua fede il frutto.