Aminta, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XIII
 
 DIONISIO e poi ARASPE
 
 DIONISIO
 Non so ancor se sia questo
 stato sogno od incanto... O fido Araspe,
325qui te appunto attendea. Partir da Tempe
 deggio e tentar grand’opra.
 Tanto di amici e d’armi
 dal naufragio crudel rimase a noi
 quanto basta a compirla.
330Dov’io già risolvei,
 meco verrai co’ miei più fidi; e intanto
 pronti stiano gli abeti a scior dal lido.
 Vanne, opra e taci; io nel tuo amor confido.
 
    Nel sen di una beltà
335mi guida, o dio d’amor;
 
    e allor trovar potrà
 la bella pace il cor.