Aminta, Firenze, Vangelisti, 1703

 SCENA XV
 
 ADRASTO e suddetti
 
 ADRASTO
 No no, fermati, o troppo
1660Silvio felice, o generoso amante.
 Non fia vero che Adrasto
 più sia rival del suo monarca al figlio.
 Volea di Celia oggi inalzar la sorte;
 ma se il ciel le destina
1665nell’amor tuo più di grandezza, io lieto
 l’onor ten cedo e testimon maggiore
 questo rifiuto mio sia del mio core.
 SILVIO
 Raro amor!
 EURIDICE
                        Nobil alma!
 CELIA
                                                Ecco il germano.
 (Siete vicini ad esser lieti appieno,
1670cari affetti del seno).