Aminta, Firenze, Vangelisti, 1703

 SCENA XXI
 
 ADRASTO e CELIA
 
 ADRASTO
 Ninfa, l’ora è pur giunta in cui poss’io
 con meno di rossor dirti ch’io t’amo.
 Viene Adrasto ad offrirti,
 meno audace amator de’ tuoi begli occhi,
1025non di fertili armenti,
 non di pingui campagne il basso impero
 ma di un regno non vil lo scettro e ’l trono,
 caro a me, poiché lice
 farne alla tua beltà tributo e dono.
1030L’amor...
 CELIA
                    Condona, o prence,
 se i tuoi detti interrompe
 rozza e semplice ninfa a’ boschi avvezza.
 L’onor, con cui tu pensi
 trarmi da’ boschi ed innalzarmi al soglio,
1035m’illustra sì ma non m’abbaglia. A questo
 villereccio mio volto
 mal si confanno e le corone e gli ostri.
 ADRASTO
 Quanto mal ti ravvisi,
 Celia cara e gentil; di queste selve
1040esci pur dagli orrori
 ad arricchir del tuo sembiante il mondo,
 a far ragion delle mie fiamme a’ cuori.
 Tu nieghi? Ancor ritrosa
 al tuo bene ti mostri? Ancora Adrasto
1045del tuo amor non è degno?
 Che più darti mi resta?
 Più d’un core non ho né più d’un regno.
 Parla.
 CELIA
              Poiché mel chiedi,
 per pace tua, per mio riposo, ascolta.
1050Non ti vo’ lusingar; come poss’io,
 che pastor ti sprezzai, principe amarti?
 Quale amor fora il mio? Credimi, Adrasto,
 se il mio core d’amarti
 oggi avesse risolto,
1055la tua sorte ameria, non il tuo volto.
 ADRASTO
 Ingrata Celia!
 CELIA
                             Invano
 d’inutili querele armi il tuo sdegno.
 ADRASTO
 Meglio risolvi.
 CELIA
                             I voti perdi e i prieghi.
 ADRASTO
 Ama il ben che ti giova.
 CELIA
1060Il ben che piace è ’l vero ben dell’alma.
 ADRASTO
 Il ciel ti chiama a tanta altezza.
 CELIA
                                                          Il cielo
 vuol ch’io viva qual ninfa.
 ADRASTO
                                                 Amor t’invita.
 CELIA
 Al mio bel Silvio in fronte
 amor scrisse il mio fato.
 ADRASTO
1065Così crudel?
 CELIA
                          Costanza
 non fu mai crudeltà.
 ADRASTO
                                        Ti cangerai.
 CELIA
 lo cangiarmi?
 ADRASTO
                            Deh pensa...
 CELIA
 Già penso.
 ADRASTO
                       E che?
 CELIA
                                      Di non amarti mai.
 
    Se deve amar quest’alma,
1070tu ’l vago non sarai
 che l’alma adorerà.
 
    Non ti adular. Già sai
 che d’altri e più be’ rai
 arder amor mi fa.