Aminta, Firenze, Vangelisti, 1703

 SCENA VIII
 
 ADRASTO
 
 ADRASTO
205Ancor forza è ch’io taccia e che nasconda
 il mio grado real? Silvio trionfa
 d’Adrasto? E ’l soffrirò? Tanto ti deggio,
 sacra amicizia. Tanto
 m’imponi, Aminta. Io t’ubbidisco a prezzo
210de’ miei sospiri,
 anche della mia pace e del mio pianto.
 
    Fido amico a te sacrai
 le mie gioie, i miei tormenti.
 
    Amo, peno e so tacer,
215sol perché nel mio piacer
 tutti trovo i miei contenti.