Venceslao, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA II
 
 VENCESLAO e CASIMIRO
 
 VENCESLAO
 Sotto il peso degli anni
 già mi s’imbianca il crine e mi si aggrava,
 Casimiro, la fronte.
 Corto termine avanza alla mia vita;
395ma tu il soffri con pena; e non osando
 insultar l’egra salma,
 vuoi che un cruccio mortal mi abbrevi i giorni
 e ti affretti il comando.
 Indegno successor, pensi sul trono
400portare il vizio. Ma gli dii son giusti
 e stan sopra i regnanti.
 CASIMIRO
 (Che sofferenza!)
 VENCESLAO
                                   Alle passate colpe
 tu questa aggiungi, o ciel! d’una delusa
 real donzella...
 CASIMIRO
                             Eh, sire,
405smentirà il mio valor le indegne accuse,
 sosterrà mia innocenza e avrà propizi
 gli dii. Ma se anche fosse
 ver che a Lucinda io fé giurata avessi,
 colpa sol giovanile
410saria, se pur è colpa. Degli amanti
 son vani i giuramenti e spergiurato
 Giove sen ride e Amore. (Si parte)
 VENCESLAO
                                                O scellerato!
 
    Armi ha il ciel per castigar
 l’empietà su regie fronti;
 
415   e più spesso ei fulminar
 suole irato e torri e monti.