Venceslao, Cracovia, Matyaszkiewicz, 1725

 Altezza serenissima,
    a verun altro che a vostra altezza dovevasi da noi umiliarle un parto distinto della penna felice del signor Apostolo Zeno che, come dalla di lei innata bontà saremo compatiti nel rappresentarlo, così lo degnerà d’un guardo benigno in stima di chi l’ordì, scusando tutti noi che umiliati al di lei gran merito glielo esibiamo.
    Chi rifletterà al nostro dovere non potrà se non dire che abbiamo trovato un sicurissimo asilo alle nostre debolezze che, invigorite dal di lei gran nome, rimirerà l’affetto umiliato de’ nostri cuori obbligati, senza far riflessione alle nostre mancanze; del che affidati, col più profondo e distintissimo ossequio umiliati tutti in divozione del cuore, ci publichiamo di vostra altezza umilissimi, devotissimi, obligatissimi, ossequiosissimi servi.
 
    Li musici di vostra altezza