Venceslao, Praga, Wickhatt, 1725

 SCENA III
 
 LUCINDA sola
 
 LUCINDA
 Sposo, tu parti? Oh miserabil sposo!
855Più non ti rivedrò. Barbaro padre!
 Ingiustissimi numi!
 Su, lagrime, corrette a rivi, a fiumi.
 Ma che giova qui il pianto? All’armi, all’armi.
 Tutto ardisci, o Lucinda. Ecco già parmi
860di svenare il tiranno,
 di dar vita al mio sposo e di abbracciarlo
 fuori di ceppi... Ah! Dove son? Che parlo?
 
    Qual navicella
 nella procella
865dispero il porto,
 pavento il mar.
 
    E se il favore
 d’amica stella
 la pace in core
870non mi rappella,
 vince il timore
 di naufragar.