Venceslao, Praga, Wickhatt, 1725

 Eccellenza,
    un grande rispetto tallora vien reso da una grande ambizione animoso; dall’ambizion di mostrarmi insignito dal riguardevol carattere d’umilissimo servitore di vostra eccellenza, deriva al mio rispetto il coraggio, col qual mi fo lecito d’offerirle questo degnissimo parto di celebre penna, già che in sorte mi tocca di esporlo sopra le scene di questa reggia cittade. Quanto per me fortunata deggio sperare l’offerta, sotto i benefici auspicii di vostra eccellenza, tanto riescirà di contento all’autore del drama, vedendo animato il suo Venceslao dall’approvazione di vostra eccellenza, original veracissimo delle virtudi d’un sì famoso ritratto. Se il nome di vostra eccellenza, non men glorioso di tanti suoi segnalatissimi attavi, non fosse così cognito al mondo, li sarei debitor della prova d’un tal sentimento; ma la fama, che me l’ha insinuato, me ne dispensa, sapendo che nell’angustezza di questi fogli non potrei epilogare gli encomii all’eccellenza vostra dovuti, essendo vanto del solo Archimede l’aver ristretta in picciolo globo l’incommensurabile estesa dei cieli. Perciò dunque ritirando il pensiero da un volo così malagevole al mio miserabil talento, mi concentro nell’umiltà del mio essere, attendendo dal patrocinio di vostra eccellenza un raggio benefico che d’illustrarlo si degni, per poscia godere i soliti effetti che fan la fortuna di chi ha la gloria di essere, qual io ossequiosamente mi dedico, dell’eccellenza vostra umilissimo, divotissimo e obligatissimo servitore ossequiosissimo.
 
    Antonio Denzio
    Praga, 26 decembre 1725