I rivali generosi, Venezia, Nicolini, 1697

 SCENA IX
 
 ORMONTE ed OLINDO
 
 OLINDO
 Quanto per me facesti,
 generoso rival! Quando nemico
700più ti credea, liberator ti trovo.
 ORMONTE
 Chi ben opra non mira
 a un suo privato amor; fa ciò che deve
 e l’opra stessa è ’l guiderdon de l’opra.
 OLINDO
 Vivo per te. Troppo infelice io sono,
705se non lasci che spenda
 in pro del donator l’uso del dono.
 ORMONTE
 Io chiederei... Ma, Olindo,
 temo col mio parlar rendermi ingiusto.
 OLINDO
 Anzi col tuo tacer mi lasci ingrato.
710Chiedi.
 ORMONTE
                 Vorrei... Ma assai maggiore è ’l dono
 e d’un mio benefizio e de’ tuoi voti.
 OLINDO
 Perché nulla ti nieghi,
 tutto ti devo.
 ORMONTE
                           Io temo...
 OLINDO
 M’offende il tuo timor. Parla. Che chiedi?
 ORMONTE
715Chiedo... Aimè!
 OLINDO
                                Che più tardi?
 ORMONTE
 Se hai ragione su Elpidia, a me la cedi.
 OLINDO
 Ch’io ti ceda?...
 ORMONTE
                               Il mio bene.
 OLINDO
 L’alma, che mi serbasti,
 come cosa ch’è tua, toglier mi puoi.
 ORMONTE
720Dunque è mia?
 OLINDO
                                Questa vita.
 ORMONTE
                                                        Elpidia?
 OLINDO
                                                                          O dio!
 ORMONTE
 Me la nieghi?
 OLINDO
                            Non deggio.
 ORMONTE
 Me la cedi?
 OLINDO
                        Non posso.
 O amore! O gratitudine! O tormento!
 ORMONTE
 Su via, termini alfine (Dà di mano alla spada)
725tanti litigi il brando; io più non sono
 il tuo liberator ma ’l tuo rivale.
 OLINDO
 Ferisci a tuo piacer, ch’io non t’offendo
 e a chi vita mi diè piaghe non rendo.
 ORMONTE
 Che risolvi?
 OLINDO
                         Deh lascia...
730(Ah vile Olindo, ancor resisti! E puoi
 esser del tuo rival men generoso?)
 Elpidia... Aimè! Tregua o sospiri Elpidia...
 ORMONTE
 Parla.
 OLINDO
              Elpidia sia tua.
 ORMONTE
 Più rival non mi sei?
 OLINDO
735Per mio duol, per tua sorte.
 ORMONTE, OLINDO
 O soave
                    promessa...
 O crudele
 ORMONTE
 Che a me dona la vita.
 OLINDO
                                           A me la morte.
 ORMONTE
 
    Cuor mio, dopo le pene,
 preparati a goder.
 
740   Da’ tuoi passati affanni
 misura il tuo gran bene,
 comprendi il tuo piacer.