I rivali generosi, Venezia, Nicolini, 1697

 SCENA VIII
 
 Villa suburbana.
 
 ORMONTE, OLINDO e VITIGE con guerrieri
 
 ORMONTE
680Miei fidi, entro a Ravenna
 e ne le mie più interne
 stanze guidate il prigionier Vitige.
 Ad ogni sguardo, al maggior duce istesso
 inosservato ei stia; tutta la gloria
685d’una spoglia sì grande a me si serbi,
 che guidar non è degno
 di Belisario a le superbe piante,
 altri che Ormonte, un prigionier regnante.
 VITIGE
 Saziati, iniqua sorte.
690Toglimi e figlia, e regno;
 togli Elpidia al mio amore;
 togli Olindo al mio sdegno;
 toglimi libertà; dammi la morte.
 Saziati, iniqua sorte.
695Sento che posso ancora
 far fronte a’ tuoi rigori, a’ miei cordogli;
 e se mi lasci il cuor, nulla mi togli.