Venceslao, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA XII
 
 VENCESLAO, ERNANDO, e poi LUCINDA da donna in disparte
 
 VENCESLAO
 Non son più padre, Ernando. Un colpo solo
 mi privò di due figli.
 ERNANDO
865Casimiro ancor vive.
 VENCESLAO
 Chi è vicino a morir, già quasi è morto.
 ERNANDO
 Un padre re può ben salvare un figlio.
 VENCESLAO
 Se ’l danna il re, non può salvarlo il padre.
 ERNANDO
 Dunque il prence condanni?
 VENCESLAO
 Io nol condanno.
 VENCESLAO
870Il sangue del fratel chiede il suo sangue.
 ERNANDO
 È tuo figlio.
 VENCESLAO
                         Ma reo.
 ERNANDO
                                          Natura offendi,
 se vibri il colpo.
 VENCESLAO
                                E se nol vibro, il cielo.
 Morirà Casimiro. (Lucinda sopragiugne)
 LUCINDA
                                    (O dio! Purtroppo
 il suo periglio è certo).
 VENCESLAO
875(Lungi, o teneri affetti).
 Tu va’ mio nuncio a lui, digli che forte
 nel dì venturo ei si disponga a morte.