Venceslao, Monaco, Straub, 1725

 SCENA IX
 
 CASIMIRO, LUCINDA, popoli, soldati, eccetera escono al suono di strumenti
 
 LUCINDA
 
1370   Viva e regni Casimiro.
 
 POPOLI
 
 Viva, viva.
 
 CASIMIRO
 Duci, soldati, popoli, Lucinda, (Con spada alla mano)
 qual zelo v’arma? Qual furor vi muove?
 Dunque in onta del padre
1375vivrò più reo? Dovrò la vita al vostro
 tumultuoso amore?
 Dopo un german con minor colpa ucciso,
 ucciderò con più mia colpa un padre?
 Non è questa la vita
1380ch’io chieder posso. Ah prima
 rendetemi i miei ceppi,
 traetemi al supplizio; e quando ancora
 v’è chi si opponga, questo,
 sì, questo acciar trafiggerammi; in pena
1385del mio, del vostro eccesso
 io ’l carnefice sol sarò a me stesso.
 E tu datti alfin pace,
 mio solo amor, mio sol dolore, in questa
 sorte mia dispietata,
1390raro esempio di fé, sposa adorata.
 LUCINDA
 
   Non mi dir d’amarmi più,
 anima senza fé, senza pietà.
 
    Tu amor per me non hai,
 né tu l’avesti mai.
1395Perché con me? Perché tanta impietà.