Venceslao, Monaco, Straub, 1725
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Copia
SCENA VIII
GISMONDO solo
GISMONDO
1360
Di così strani eventi
attonito m’ha reso il moto e ’l corso;
numi, un guardo migliore
volgete al nostro regno
e non faccia noi fede
1365
de la vostra possanza il vostro sdegno.
Taccian l’ire di nembi funesti,
pene a l’alma, spaventi al pensier.
Del periglio l’orrore sol resti
ma l’orrore si cangi in piacer.