Venceslao, Parma, Rosati, 1724 (Il Venceslao)

 SCENA VIII
 
 GISMONDO solo
 
 GISMONDO
 Di così strani eventi
 attonito m’ha reso il moto e ’l corso.
 Numi, un guardo migliore
1290volgete al nostro regno;
 e non faccia a noi fede
 de la vostra possanza il vostro sdegno.
 
    Taccian l’ire di nembi funesti,
 pene a l’alma, spaventi al pensier;
 
1295   del periglio l’orrore sol resti
 ma l’orrore si cangi in piacer.