Venceslao, Pesaro, Gavelli, 1724 (Il fratricida innocente)

 SCENA III
 
 ERNANDO, ERENICE
 
 ERNANDO
 Principessa, a te viene
995un amico, un amante
 ad unir le sue pene al tuo dolore.
 ERENICE
 Di vendetta si parli e non d’amore.
 ERNANDO
 Vendetta, sì, vendetta
 anch’io voglio, anch’io giuro.
 ERENICE
1000Quanto mi piace l’odio tuo!
 ERNANDO
                                                    Lo irrita
 amor nel tuo dolore.
 ERENICE
 Eppur ritorni a ragionar di amore.
 ERNANDO
 Amor che non offende
 né la tua fé né l’amistà di Ernando
1005non può irritarti. I mali tuoi nol fanno
 più ardito e baldanzoso. Egli è ben forte
 ma disperato.
 ERENICE
                             E s’egli è tal, l’accetto.
 Disperato è anche il mio.
 ERNANDO
                                                Tale il prometto.
 ERENICE
 Ti ricevo or compagno
1010nel mio furore.
 ERNANDO
                               Andiamo. Io più di un seno
 ti additerò dove infierire.
 ERENICE
                                                 Andiamo.
 Ma tua sola mercede
 fia ch’Erenice all’amor tuo dà fede.
 
    In me sento dello sdegno
1015ognor più contro l’indegno
 l’alta fiamma scintillar.
 
    E nel petto l’alma accesa
 l’empio eccesso dell’offesa
 vuol col sangue vendicar.