Venceslao, Pesaro, Gavelli, 1724 (Il fratricida innocente)
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SCENA PRIMA
CASIMIRO solo incatenato
CASIMIRO
Ove siete? Che fate,
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spirti di Casimiro? Io di re figlio,
io di più regni erede,
io tra marmi ristretto? Io ceppi al piede?
Amor, sì sì, tu solo
se’ mia gran colpa. O di Erenice, o troppo
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bellezze a me fatali, io vi detesto.
Son misero, son reo, son fratricida,
perché vi amai. Sono spergiuro ancora.
Spergiuro ed empio a chi fedel mi adora.