Venceslao, Pesaro, Gavelli, 1724 (Il fratricida innocente)

 SCENA VII
 
 LUCINDA
 
 LUCINDA
 Ch’io non cerchi di più? Solo a tal fine
 mi partii dal mio regno;
195varcai provincie e mari,
 grado e sesso mentii, soffersi tanto.
 Vo’ saperlo e pur temo
 che il saperlo mi sia cagion di pianto.
 
    Qual fra venti navicella
200son incerta del mio fato,
 un mi addita il porto amato
 e mi spinge l’altro in mar.
 
    In sì grande e ria procella,
 s’io rivolgo il corso al lido,
205un timor mel dice infido
 e ch’io corro a naufragar.