Venceslao, Torino, Gattinara, 1721
Permalink:
https://www.apostolozeno.it/testi/VENCESLAO|I-T721
Copia
SCENA XV
ERNANDO
ERNANDO
Di così strani casi
il fin qual fia? Sarà pietoso o giusto
il real genitore?
850
Temo ancor la pietà di quel gran core.
Ma tu che pensi, Ernando? Vendicarti?
Vendicare il tuo amico ed Erenice?
No no, più generoso
ti voglio, Ernando. A preservar si attenda
855
l’erede a la corona, il figlio al padre.
A l’ombra di Alessandro
diam lagrime e non sangue. Andiam gli sdegni
a placar di Erenice.
In sì nobili sensi
860
l’alma s’impieghi e l’amor suo non pensi.
Speranze più liete,
partite da me.
In alma costante
offender potete
865
la gloria di amante,
di amico la fé.
Fine dell’atto secondo