Venceslao, Torino, Gattinara, 1721

 SCENA VIII
 
 Stanze di Casimiro con alcova e gabinetti illuminati di notte. Tavolino da una parte.
 
 VENCESLAO aggitato in abito di camera, poi CASIMIRO
 
 VENCESLAO
 Chiamisi Ernando. Oh numi!
620Quai fantasmi, quai larve
 turbano i miei riposi? Orribil vista!
 Sognai nel sangue intrisi
 Casimiro ed Ernando.
 Nel sogno innoridii; mi desto e teme
625qualche lor rischio il core anche vegliando.
 Qui non v’è Casimiro. Oh figlio, e dove,
 dove sei? Forse il fianco
 consegnasti a le piume? Il guardo, il passo
 ivi portiamo.