Venceslao, Torino, Gattinara, 1721

 SCENA VI
 
 VENCESLAO e LUCINDA
 
 VENCESLAO
 (Fugge la mia presenza
590il colpevole figlio).
 Col tacermi il tuo grado e la tua sorte
 mi offendesti, regina.
 LUCINDA
 A che scoprirla, o sire,
 quando dovrei sino a me stessa ignota,
595nel più profondo orrore,
 seppellir la mia pena e ’l mio rossore?
 VENCESLAO
 Il poter di monarca,
 l’autorità di padre
 sul cor del figlio a tuo favore impegno.
600Ne la ragion confida,
 ne l’amor nostro e rasserena il ciglio.
 Sarà tuo sposo o non sarà mio figlio.
 
    La regia fede impegno
 ed il più forte sdegno
605di offesa maestà.
 
    Che se ti fu crudele,
 farò che più fedele
 ritorni a tua beltà.