Venceslao, Torino, Gattinara, 1721

 SCENA IV
 
 LUCINDA con seguito e CASIMIRO profondamente pensoso
 
 LUCINDA
500Sommi dei, menti eterne,
 dall’infedel mio sposo
 sì spergiurati, in questa
 fatal temuta arena
 finite la mia vita o la mia pena.