Venceslao, Genova, Franchelli, 1717 (Il Venceslao)

 SCENA IX
 
 VENCESLAO e LUCINDA
 
 VENCESLAO
615Fugge la mia presenza
 il colpevole figlio.
 Col tacermi il tuo grado e la tua sorte
 m’offendesti, regina.
 LUCINDA
 A che scoprirla, o sire,
620quando dovrei sino a me stessa ignota,
 nel più profondo orrore,
 sepellir la mia pena e ’l mio rossore?
 VENCESLAO
 Il poter di monarca,
 l’autorità di padre
625sul cor del figlio a tuo favore impegno.
 Ne la ragion confida,
 ne l’amor nostro e rasserena il ciglio.
 Sarà tuo sposo o non sarà mio figlio.
 LUCINDA
 Men da la tua virtude, alto regnante,
630attender non potea Lucinda amante.
 
    Son regina e son tradita,
 il mio onor e la mia vita
 tu difendi, o giusto re.
 
    Nel tuo figlio è la mia sorte;
635o il crudel mi dia la morte
 o in amor mi serbi fé.