Venceslao, Genova, Franchelli, 1717 (Il Venceslao)

 SCENA X
 
 CASIMIRO, ERENICE e GISMONDO
 
 GISMONDO
275Erenice offendesti.
 ERENICE
 Prence.
 CASIMIRO
                 Mia cara.
 ERENICE
                                     Anche per te sia questo
 l’ultimo addio che da Erenice or prendi.
 CASIMIRO
 Come?
 ERENICE
                 L’amor d’Ernando
 grave offesa è al tuo grado.
280L’amor di Casimiro
 più grave offesa è a l’onor mio.
 CASIMIRO
                                                          Perché?
 ERENICE
 Erenice è vassalla e tu sei re.
 GISMONDO
 (Si vendica di Ernando).
 CASIMIRO
 Tua beltade ha l’impero
285sul cor di Casimiro.
 ERENICE
                                       Il mio divieto
 dunque ti sia comando.
 CASIMIRO
 Questo è ’l tuo sol comando
 cui ubbidir non posso.
 ERENICE
 Che dunque brami?
 CASIMIRO
                                        Amore.
 ERENICE
290Questo è ’l tuo sol desio
 cui né ubbidir né compiacer poss’io.
 
    Non arde nel mio petto
 per te fiamma d’affetto,
 il cor che mi rapì
295troppo mi è caro.
 
    E tanto m’invaghì
 che a l’altrui folle ardor
 invece del mio amor
 odio preparo.