Venceslao, Genova, Franchelli, 1717 (Il Venceslao)

 Illustrissima signora,
    il consagrare al merito eccelso di vostra signoria illustrissima questo drama, in cui non poco risplende l’eroica virtù di due illustri principesse, è stato mio doppio dissegno, sì per più meritare il di lei gran patrocinio per un drama in cui vivamente si rapresentano le doti del di lei animo generoso, sì per dispensarmi dal troppo arduo dovere di tributare gli encomii dovuti a quello splendore che vostra signoria illustrissima riceve e dalla nobiltà del suo sangue e dalla compagnia de l’illustrissimo signor don Enrico, di lei degno consorte, e più dai meriti della propria virtù che, conosciuta e acclamata da tutta Genova, vedrà ancora di sé un fedele ritratto formato a gara dalle due principesse. Resta solo che vostra signoria illustrissima dia l’onore di un benigno aggradimento a chi da la somma di lei generosità sel promette e a piè di questo foglio con profondo rispetto si consagra di vostra signoria illustrissima umilissimo, devotissimo, ossequiosissimo servitore.
 
    Cesare Bonazzoli