Il Tirsi, Venezia, Nicolini, 1696

 SCENA VIII
 
 DAFNE
 
 DAFNE
 Nel mio duol son schernita Or che più bado?
830Vengo, Tirsi, a morir se tarda forse
 giungo a salvarti. O giusti dei, reggete
 la pietà del mio passo; e se ne’ fati
 la sua morte sta scritta,
 mi si conceda almeno
835ch’ei spiri nel mio braccio, io nel suo seno.
 
    Mi si renda il caro bene
 o quest’alma morirà.
 
    Per conforto a le mie pene
 chiedo, o numi,
840o mercede o crudeltà.
 
 Fine dell’atto quarto