Venceslao, Roma, Bernabò, 1716 (Il Vincislao)

 SCENA XVI
 
 VINCISLAO e doppo LUCINDA vestita da donna
 
 VINCISLAO
 Non son più padre, Ernando, un colpo solo
 mi privò di due figli.
 ERNANDO
 Casimiro ancor vive.
 VINCISLAO
 Chi è vicino a morir può dirsi estinto.
 ERNANDO
1040Un padre re può ben salvare un figlio.
 VINCISLAO
 Se ’l danna il re, non può salvarlo il padre.
 ERNANDO
 Dunque il prence condanni?
 VINCISLAO
                                                      Io nol condanno,
 il sangue del fratel chiede il suo sangue.
 ERNANDO
 È tuo figlio.
 VINCISLAO
                         Ma reo.
 ERNANDO
                                          Natura offendi,
1045se vibri il colpo.
 VINCISLAO
                                E se nol vibro, il cielo. (Sopragiunge Lucinda)
 Morirà Casimiro.
 LUCINDA
                                   (Oh dio, purtroppo
 il suo periglio è certo).
 VINCISLAO
 (Lungi, teneri affetti).
 Tu va’ mio nunzio a lui, digli che forte
1050nel dì venturo ei si disponga a morte.