Venceslao, Roma, Bernabò, 1716 (Il Vincislao)

 SCENA XV
 
 VINCISLAO, CASIMIRO ed ERNANDO
 
 VINCISLAO
 Reo convinto, la spada
1020deponi, o Casimiro.
 CASIMIRO
 La spada?
 VINCISLAO
                      Sì, la spada.
 CASIMIRO
 Eccola, o re; già il core
 dispongo a sofferir mali più atroci.
 ERNANDO
 (Qual raggio a noi volgeste, astri feroci).
 VINCISLAO
1025Nella vicina torre
 sia custodito il prence.
 Tu colà attendi il tuo destin.
 CASIMIRO
                                                     Offeso
 or che deggio lasciarti,
 già sento in me la tua fierezza.
 VINCISLAO
                                                          Parti.
 CASIMIRO
 
1030   Da te parto e parto afflitto,
 o mio giudice, o mio re,
 volea dir mio genitor.
 
    Ma poi tacqui il dolce nome
 che più aggrava il mio delitto
1035e più accresce il tuo dolor.