Venceslao, Roma, Bernabò, 1716 (Il Vincislao)

 SCENA XI
 
 Camera di Casimiro con tavolino e sedia.
 
 VINCISLAO e poi GILDO
 
 VINCISLAO
 
    Deh, mi lascia, tormento penoso
 che il riposo
875vai togliendo da questo mio sen.
 
 Gildo, dove è il mio figlio?
 GILDO
                                                   Io qui l’attendo.
 VINCISLAO
 Oh dio, l’alma presaga
 m’è di sventure e per Ernando io temo.
 GILDO
 Venir nol veggio ancora.
 VINCISLAO
880Gildo, chiamisi tosto il duce Ernando.
 GILDO
 A lui vado veloce. (Parte)