Venceslao, Roma, Bernabò, 1716 (Il Vincislao)

 SCENA VII
 
 CASIMIRO con seguito e detti
 
 CASIMIRO
 E vita ed innocenza
715affidata al mio braccio è già sicura.
 LUCINDA
 Impotente è l’ardire in alma impura. (Vincislao va a sedere sul trono)
 O tu, che ancor non veggio
 qual ti debba chiamar, nemico o amico,
 possibil fia ch’espor tu voglia al fiero
720sanguinoso cimento e fama e vita?
 E ingiusto sosterrai la tua mentita?
 Dimmi, di’, Casimiro, ignoto il volto
 t’è di Lucinda e ’l nome?
 Fede non le giurasti? (Casimiro non la guarda)
725Amor non promettesti? E dir tu ’l puoi?
 Tu sostener? Scuotiti alfin; ritorni
 la perduta ragion. Già per mia bocca
 l’amorosa Lucinda or sì ti dice.
 
    Cara parte di quest’alma,
730torna, torna a consolarmi,
 sposo amato...
 
 CASIMIRO
 
                             All’armi, all’armi. (Cava la spada)
 
 LUCINDA
 
    Traditore, più che amore
 brami piaghe e vuoi svenarmi?
 
 CASIMIRO
 
 All’armi, all’armi.
 
 LUCINDA
735Dunque all’armi, spergiuro. (Dà di mano alla spada)
 Seguasi il tuo furor.
 CASIMIRO
                                       Sei tu quel forte
 campion che a darmi morte
 sin dal ciel lituan teco traesti?
 LUCINDA
 Io quegli sono e meco
740ho la ragion de l’armi,
 meco i numi traditi,
 la fede vilipesa, i tuoi spergiuri.
 Su, stringi il ferro e temi
 le piaghe che ricevi
745ma più quelle che fai; più del tuo sangue
 temi il mio sangue e sia
 il tuo rischio maggior la morte mia.
 Ma che dissi mia morte?
 La tua, la tua vogl’io, perfido, all’armi.
750Ben saprà quest’acciaro
 a quel core infedel farsi la strada.
 CASIMIRO
 (Io volgerò contro costei la spada?)
 LUCINDA
 Che fai? Che miri? Omai
 o ti difendi o ti trafiggo inerme.
 CASIMIRO
755Pugnisi al nuovo giorno. (Ernando intanto
 andrò a punir di quell’ingrata accanto).
 LUCINDA
 No no, pugna volesti e pugna or voglio,
 o tu cadrai o qui cader degg’io.
 CASIMIRO
 Tolgasi quest’inciampo all’amor mio. (Segue il duello)
760Sei vinto.
 LUCINDA
                     Io cedo, o forte
 di donna vincitor, dammi la morte.
 CASIMIRO
 Che donna?
 LUCINDA
                         E fingi ancora? Or via, mi svena;
 sia gloria tua l’aver Lucinda uccisa
 doppo averla tradita
765e sia poca fierezza,
 doppo il tradito amor, torle la vita.
 CASIMIRO
 Padre, già ’l dissi, un mentitore è desso.
 Mentì già il grado ed or mentisce il sesso.