Il Tirsi, Venezia, Nicolini, 1696

 SCENA II
 
 FILENO e CORINNA
 
 FILENO
645Chi mai creduto avria, bella Corinna,
 che il tuo crudo rigor cedesse alfine
 a un più tenero affetto e tu dovessi
 dopo tant’odio amarmi
 e gradir ch’io t’amassi?
 CORINNA
650Filen, tu scherzi? Io mai
 deposi il mio rigor? Ti fui pietosa?
 Quando ti chiesi amor? Quando t’amai?
 FILENO
 
    Care luci, vi sdegnate
 e per me so che piangete.
 
655   Dolci labbra, voi fingete
 e pur so che m’adorate.
 
 CORINNA
 Mi muovon le tue voci e sdegno e riso.
 FILENO
 Come? Poc’anzi io l’idol tuo?...
 CORINNA
                                                          Tu menti.
 FILENO
 Il tuo labbro il giurò!
 CORINNA
                                         Ma ’l cuor niegava.
 FILENO
660L’occhio mel confermò.
 CORINNA
                                             Non ben l’intendi.
 FILENO
 Con sembiante amoroso...
 CORINNA
                                                  Inganna il volto.
 FILENO
 Clori e Tirsi far fede
 ponno de l’amor tuo...
 CORINNA
                                           Va’ che sei stolto.
 FILENO
 
    Stolto son perché do fede
665a quel sesso che non l’ha.
 
    Vago ha ’l volto e falso il cuore,
 serba sdegno e finge amore
 e a sua voglia ama e disama,
 giura e niega la beltà.