Venceslao, Foligno, Campana, 1713 (Il fratricida innocente)

 SCENA ULTIMA
 
 VENCESLAO, ERENICE, ERNANDO, GISMONDO e detti
 
 VENCESLAO
 Ed è vero e lo veggio?
 CASIMIRO
 Padre e signor, ritorno
 volontario a’ tuoi ceppi;
1260depongo ancor la spada e piego il capo.
 Solo a questo perdona
 popol fedel. Zelo indiscreto il mosse.
 Di me disponi. In me le leggi adempi.
 In me punisci il fallo;
1265fratricida infelice io morir posso,
 non mai figlio rubel, non reo vassallo.
 LUCINDA
 
    Viva, viva Casimiro.
 
 TUTTI
 
 Viva, viva.
 
 VENCESLAO
 Popoli, da quel giorno, in cui vi piacque
1270pormi in fronte il diadema, in man lo scettro,
 resi giustizia e fui
 ministro de le leggi e non sovrano.
 Ora non fia ch’io chiuda
 con ingiusta pietade e regno e vita.
1275Si deve un fratricida
 punir nel figlio. Il condannai. La legge
 re mi trovò, non padre.
 Voi nol volete ed ora
 padre, non re mi trovarà natura.
1280Figlio, ti accosta.
 CASIMIRO
                                 Al soglio
 piego umil le ginocchia.
 LUCINDA
 (Cor, non anche t’intendo).
 VENCESLAO
 Qual re avesti, Polonia, il raro, il grande
 atto, per cui lo perdi, ora t’insegni.
1285Volermi ingiusto è un non voler ch’io regni.
 CASIMIRO
 Che fai, signor?
 VENCESLAO
                                Conviene
 far cader la tua testa o coronarla.
 CASIMIRO
 Mora il figlio e tu regna.
 VENCESLAO
                                               Il re tu sei.
 Col voler di Erenice,
1290con la virtù di Ernando,
 il popolo ti acclama. Io reo ti danno
 e assolver non ti posso;
 or che tu se’ sovrano,
 assolverti potrai con la tua mano.
 LUCINDA
1295(Gioie, non mi opprimete).
 CASIMIRO
 La corona io ricevo
 in deposito, o padre, e non in dono.
 Tu sarai re. Io servo
 le leggi tue publicherò dal trono.
 ERNANDO
1300Io pure in te, novo monarca, adoro
 l’alto voler del tuo gran padre.
 CASIMIRO
                                                         Ernando,
 non eredito re gli odi privati,
 ti abbraccio amico. E tu, Erenice, in lui
 da me prendi uno sposo,
1305se nel fratello un te ne tolsi.
 ERNANDO
                                                    O sorte.
 ERENICE
 Signore, erra insepolta
 ancor l’ombra amorosa. Almen mi lascia
 pianger l’estinto, anzi che il vivo abbracci.
 ERNANDO
 Mi basta or sol che rea
1310ne l’amarti non sia la mia speranza.
 ERENICE
 Tutto speri in amor merto e costanza.
 CASIMIRO
 Diletta sposa, cari
 solo per te mi son la vita e ’l regno.
 LUCINDA
 Tanta è la gioia mia
1315che parmi di sognar, mentre ti annodo.
 GISMONDO
 Col tuo giubilo, o patria, esulto e godo.
 CORO
 
    Vivi e regna fortunato,
 nostro duce e nostro re.
 
    Te si unisca a far beato
1320tempo e sorte, amor e fé.
 
 Ballo eroico.
 
 Il fine