Venceslao, Foligno, Campana, 1713 (Il fratricida innocente)

 SCENA XVI
 
 Regia con trono.
 
 CASIMIRO, LUCINDA, popoli, soldati
 
 LUCINDA
 
    Viva e regni Casimiro.
 
 POPOLI
 
 Viva, viva.
 
 CASIMIRO
 Duci, soldati, popoli, Lucinda,
1235qual zelo v’arma? Qual furor vi move?
 Dunque in onta del padre
 vivrò più reo? Dovrò la vita al vostro
 tumultuoso amore?
 Dopo un german con minor colpa ucciso,
1240ucciderò con più mia colpa un padre?
 Non è questa la vita
 ch’io chieder posso. Ah prima
 rendetemi i miei ceppi,
 traetemi al supplicio; e quando ancora
1245v’è chi si opponga, questo,
 sì, questo acciar trafigerammi; in pena
 del mio, del vostro eccesso
 io ’l carnefice sol sarò a me stesso.
 E tu datti alfin pace,
1250mio solo amor, mio sol dolore, in questa
 sorte mia dispietata,
 raro esempio di fé, sposa adorata.
 LUCINDA
 No no, non dir d’amarmi,
 dispietato consorte,
1255se di me in paragone
 sembra più bella agl’occhi tuoi la morte.