Venceslao, Foligno, Campana, 1713 (Il fratricida innocente)
Permalink:
https://www.apostolozeno.it/testi/VENCESLAO|I-FOL713
Copia
SCENA XII
CASIMIRO e GISMONDO
CASIMIRO
295
Amar puossi, Gismondo,
beltà più ingiusta e più superba?
GISMONDO
Prence,
de l’ingrata Erenice
si serve amor per gastigarti. Ei gode
che tua pena ora sia l’altrui rigore.
CASIMIRO
300
Di qual fallo son reo?
GISMONDO
Lo sa il tuo core.
CASIMIRO
Che mai?
GISMONDO
Spergiuri affetti,
giuramenti negletti
e promesse d’amor vane e fallaci,
Lucinda amata e poi tradita...
CASIMIRO
Eh taci.
305
Beltà, che più non piace,
lasciar d’amar si può.
Se il ciel in più sembianti
i doni suoi versò,
io perché ingiusto a tanti
310
un sol ne adorerò?