Venceslao, Foligno, Campana, 1713 (Il fratricida innocente)
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Copia
SCENA XI
CASIMIRO, ERENICE e GISMONDO
GISMONDO
Erenice offendesti.
ERENICE
Prence?
CASIMIRO
Mia cara.
ERENICE
Anche per te sia questo
275
l’ultimo addio che da Erenice or prendi.
CASIMIRO
Come?
ERENICE
L’amor di Ernando
grave offesa è al tuo grado.
L’amor di Casimiro
più grave offesa è a l’onor mio.
CASIMIRO
Perché?
ERENICE
280
Erenice è vassalla e tu sei re.
GISMONDO
(Si vendica di Ernando).
CASIMIRO
Tua beltade ha l’impero
sul cor di Casimiro.
ERENICE
Il mio divieto
dunque ti sia comando.
CASIMIRO
285
Questo è ’l tuo sol comando
cui ubbidir non posso.
ERENICE
Che dunque brami?
CASIMIRO
Amore.
ERENICE
Questo è ’l tuo sol disio
cui né ubbidir né compiacer poss’io.
290
Meco non giova il fingere,
non giova il sospirar.
Usa lusinghe e vezzi,
tenta minacce e sprezzi,
no, non ti posso amar.