Venceslao, Verona, Merli, 1708

 SCENA III
 
 CASIMIRO solo incatenato
 
 CASIMIRO
 Ove siete? Che fate,
 spirti di Casimiro? Io di re figlio,
 io di più regni erede,
980io tra’ marmi ristretto? Io ceppi al piede?
 Vuole il padre ch’io mora, ahi! Che farò?
 Ch’io mora? È tanto grave il mio delitto?
 Ah sì! Per me cadde il fratel. Ma cadde
 senza colpa del core.
985Volea morto il rival, ne ha colpa amore.
 
    Ombre squalide, furie di amor,
 su venite, tormentate,
 lacerate questo cor.
 
    Date morte... Ah no! Fermate
990e lasciate
 tanto solo a me di vita
 che dir possa lagrimando:
  «Cara sposa fedele, io ti ho tradita».