Il Tirsi, Venezia, Nicolini, 1696

 SCENA VI
 
 DAFNE
 
 DAFNE
 Anche questa è tradita e pur nol crede.
 E forse al par di lei tradita è Clori.
 Tirsi infedel, con tutte
315serba il costume suo né obblia sé stesso.
 Ah, spergiuro amator, de le tue frodi
 gli arcani svelerò. Forse vedrai
 che sola può quest’alma
 dopo il tuo tradimento ancora amarti;
320o potrà forse alquanto
 mitigarsi il mio duolo
 con l’inutil piacer de l’altrui pianto.
 
    Chi sa che per pietà
 un dì chi mi tradì
325non mi consoli.
 
    O almeno, occhi dolenti,
 stanchi da’ miei tormenti
 voi sempre non sarete
 a pianger soli.