Venceslao, Verona, Merli, 1708

 SCENA III
 
 VENCESLAO e CASIMIRO
 
 VENCESLAO
 Casimiro, cotesta
 tua superba fierezza
70vuol privar te di un padre e me di un figlio.
 CASIMIRO
 Del tuo poter, de la mia vita, o sire,
 usa a tuo grado, il soffrirò con questa
 che tu chiami fierezza ed è virtude;
 ma che un basso vapore,
75che un mio servo, un Ernando
 mi sia rival, ch’e’ mi contenda e usurpi
 il possesso di un bene?
 Nol soffrirò.
 VENCESLAO
                         Vedrem ciò che far possa
 mio malgrado il tuo amor. Ma sappi intanto
80che un reo vassallo arma di un re lo sdegno
 e che, prima che a te, fui padre al regno.
 
    Se vuoi dar leggi al mondo,
 serba le leggi in te.
 
    Non sono gli ostri o ’l trono
85ma ’l retto esempio e ’l giusto
 ciò che temuto e augusto
 rende a’ vassalli un re.