Venceslao, Palermo, Cichè, 1708

 SCENA XII
 
 VENCESLAO con guardie
 
 VENCESLAO
 A me guidisi il figlio.
 Giorno, o quanto diverso
 da quel che ti sperai! Giorno fatale!
1360Oggi ne’ tuoi trionfi
 gioie sognava, Ernando; ed in voi figli
 oggi penar convienci. Itene e i lieti
 apparati di onor cangiate, amici,
 in funeste gramaglie e in bara il trono.
1365Più Venceslao, più genitor non sono.
 
    Taci, amor, cedi, natura,
 cor di re non tormentar.
 
    Oggi vuol la mia sciagura
 che a punir mi affretti un figlio
1370ed un altro a vendicar.