Venceslao, Palermo, Cichè, 1708

 SCENA VI
 
 LUCINDA e GILDO
 
 LUCINDA
 Così mi lascia il traditore. Gildo,
 tu pur non mi ravvisi o te ne infingi?
 GILDO
185Ben ti ravviso e ti ho pietade ancora.
 LUCINDA
 Dimmi, che sperar deggio?
 Mi ha tradita il mio sposo? O vuol tradirmi?
 Arde per altra? O finge?
 Del mio fato il tenor svelami tu.
 GILDO
190Parti, o Lucinda, e non cercar di più.