Venceslao, Bologna, Pisarri, 1708 (Il fratricida innocente)

 SCENA XVI
 
 Regia con trono.
 
 CASIMIRO, LUCINDA, popoli, soldati
 
 LUCINDA
 
    Viva e regni Casimiro.
 
 POPOLI
 
 Viva, viva.
 
 CASIMIRO
 Duci, soldati, popoli, Lucinda,
 qual zelo v’arma? Qual furor vi move?
1280Dunque in onta del padre
 vivrò più reo? Dovrò la vita al vostro
 tumultuoso amore?
 Dopo un german con minor colpa ucciso,
 ucciderò con più mia colpa un padre?
1285Non è questa la vita
 ch’io chieder posso. Ah prima
 rendetemi i miei ceppi,
 traetemi al supplicio; e quando ancora
 v’è chi si opponga, questo,
1290sì, questo acciar trafiggerammi; in pena
 del mio, del vostro eccesso
 io ’l carnefice sol sarò a me stesso.
 E tu datti alfin pace,
 mio solo amor, mio sol dolore, in questa
1295sorte mia dispietata,
 raro esempio di fé, sposa adorata.
 LUCINDA
 No no, non dir di amarmi,
 dispietato consorte,
 se di me in paragone
1300sembra più bella agli occhi tuoi la morte.