Venceslao, Bologna, Pisarri, 1708 (Il fratricida innocente)
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Copia
SCENA XI
CASIMIRO, ERENICE e GISMONDO
GISMONDO
290
Erenice offendesti.
ERENICE
Prence.
CASIMIRO
Mia cara.
ERENICE
Anche per te sia questo
l’ultimo addio che da Erenice or prendi.
CASIMIRO
Come?
ERENICE
L’amor di Ernando
grave offesa è al tuo grado.
295
L’amor di Casimiro
più grave offesa è a l’onor mio.
CASIMIRO
Perché?
ERENICE
Erenice è vassalla e tu sei re.
GISMONDO
(Si vendica di Ernando).
CASIMIRO
Tua beltade ha l’impero
300
sul cor di Casimiro.
ERENICE
Il mio divieto
dunque ti sia comando.
CASIMIRO
Questo è ’l tuo sol comando,
cui ubbidir non posso.
ERENICE
Che dunque brami?
CASIMIRO
Amore.
ERENICE
305
Questo è ’l tuo sol disio,
cui né ubbidir né compiacer poss’io.
Meco non giova il fingere,
non giova il sospirar.
Usa lusinghe e vezzi,
310
tenta minacce e sprezzi,
no, non ti posso amar.