Venceslao, Milano, Malatesta, 1705

 SCENA XIII
 
 VENCESLAO, poi ERENICE
 
 VENCESLAO
 Importuno dover, quanto mi costi!
 ERENICE
1340Vengo...
 VENCESLAO
                  Erenice, ad affrettar se vieni
 del reo figlio la pena,
 risparmia i voti. A te de la vendetta
 debitor più non sono.
 Il figlio condannato assolve il padre.
 ERENICE
1345E te ne assolve ancora
 la pietà di Erenice.
 Per me non vegga il regno
 la natura in tumulto,
 la patria in armi, la pietà in esiglio.
1350A l’ombra di Alessandro
 basti il mio pianto e ti ridono il figlio.
 VENCESLAO
 No, con la tua pietade io non mi assolvo.
 Se restano impunite,
 passan le colpe in legge;
1355e non le teme il volgo,
 se l’esempio del re non le corregge.