Venceslao, Milano, Malatesta, 1705

 SCENA XII
 
 LUCINDA
 
 LUCINDA
 Lusinghiamoci ancora
735né disperiam, teneri affetti. L’alma
 del tuo piacer riempi,
 speranza adulatrice;
 e vieni il dolor mio
 di letargo a coprir, se non di oblio.
 
740   Spera ancor l’antico nido
 tortorella innamorata,
 
    forse amor sia meno infido
 e la sorte men spietata.