Venceslao, Milano, Malatesta, 1705

 SCENA XIX
 
 CASIMIRO
 
 CASIMIRO
 Amor, tu mi vuoi morto
455e d’esserti fedel serbo il costume.
 Se in più beltà ti adoro,
 con me ti sdegni a torto,
 che, se cangio l’altar, non cangio il nume.
 
    Vado cangiando amor,
460perché non stanchi il cor
 sempre un pensier.
 
    Varia i suoi giri il ciel,
 alterna or caldo or gel
 e la costanza è sol
465tiranna del piacer.
 
 Ballo di popoli polacchi, che festeggiano il trionfo, e termina l’atto primo.