Venceslao, Milano, Malatesta, 1705

 SCENA XVIII
 
 ERENICE e CASIMIRO
 
 CASIMIRO
 Bella, mi ascolta.
 ERENICE
                                  Il tempo vola, o prence,
 e al cimento fatal ti attendon l’armi.
 CASIMIRO
 Credi...
 ERENICE
                 Ch’io creda a te?
 CASIMIRO
                                                  Mente chi accusa...
 ERENICE
 Dei provarlo nel campo.
 CASIMIRO
445E pria nel tuo bel core.
 ERENICE
 Il mio cor, Casimiro,
 mai non ti crederà che mentitore.
 
    No no, che ’l cor non crede
 quella mentita fede
450che un traditor mi diè.
 
    Quella fé che tu giurasti
 a più d’una che ingannasti
 vuoi serbar ancor con me.